La Città dei Ragazzi, a Modena ha fatto la storia
La Città dei Ragazzi Tennistavolo prende le mosse dal progetto realizzato a Modena da don Mario Rocchi, che nel secondo dopo guerra, nel 1947, creò uno spazio in centro città rivolto ai giovani, in via Fortunato Tamburini 96, con l’obiettivo d’insegnare loro un lavoro. Al suo interno sono nate diverse realtà sportive e, assieme al calcio e al basket, c’era anche il tennistavolo.
«Un personaggio fondamentale – spiega l’attuale presidente Andrea Benetti – è stato Oreste Bergamini, che era un praticante e ha fondato la società. Guido e Giovanni Bisi hanno giocato per noi e lo storico scudetto conquistato nel 1973 vide in campo anche Giovanni, che allora aveva 12 anni. Per questioni economiche il titolo della massima serie è stato poi ceduto. Alla fine degli anni ’70 alcuni nostri tesserati, guidati da Alessandro Battani, si sono staccati e hanno dato vita al Tennistavolo Villa d’Oro Modena, che ha iniziato la sua scalata ai vertici del pongismo nazionale. Noi, invece, abbiamo continuato a svolgere la nostra attività all’interno delle due stanze, che avevamo a disposizione. Negli anni ’90 un altro personaggio importante è stato Giulio Luppi, che ha svolto nel tempo il ruolo di allenatore, dirigente e presidente. In quel periodo la prima squadra oscillava fra la B2 e la C1 e c’erano atleti come Francesco Bergamini, che è stato un buon terza categoria, Diego Concas e Gianni Garuti. C’è stato poi un momento di flessione e negli ultimi anni abbiamo ripreso un buon livello. Luppi è stato ancora presidente fino al 2021, quando sono subentrato io. Siamo felici, perché da quest’anno due sponsor ci stanno dando una mano».
Attualmente la Città dei Ragazzi ha una squadra in serie C1 e una in D2. «Nel campionato nazionale – racconta Benetti – siamo terzi con Luigi Sala, Luca Verati e Francesco Mundo. In D2 siamo primi e gareggio anch’io, assieme ad Andrea Toni, Raymond Ripanu, Samuele Orlandi e Niccolò Reggianini».
La sede della Città dei Ragazzi è sempre quella storica, ma l’attività si è trasferita dalle due sale in uno stanzone al piano terra, che è stato dotato di parquet e dove sono montati due tavoli fissi. «Per gli allenamenti – afferma il presidente – abbiamo iniziato da quest’anno un corso di avviamento per bambini e ragazzi, che svolgiamo nella palestra comunale delle Scuole Galilei due volte alla settimana, con la partecipazione di otto ragazzi nati dal 2007 al 2014. Li seguo io il martedì e il giovedì dalle ore 18 alle 20 e mi aiutano Sala e Ripanu. Ci sta dando molta soddisfazione anche il corso per adulti, che effettuiamo nell’aula magna della parrocchia della Madonna Pellegrina. Lo frequenta una decina di persone di età diversa, che si ritrova due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì, dalle 20,30 alle 22,30, sotto le direttive di Giovanni Pecorari e Samuele Orlandi. In parrocchia la domenica pomeriggio, su due tavoli, disputiamo le gare di campionato». I tesserati federali sono una quindicina e i soci nel loro complesso una trentina.
Lo status di Scuola di Tennistavolo è stato voluto da Benetti, quando ha preso in mano le redini della società, con Luppi vicepresidente, Sala segretario e Ripanu e Pecorari consiglieri: «A seguire il corso tenuto dai formatori federali siamo stati io come dirigente e Sala come tecnico. Il nostro obiettivo è di allargare la base sia dei ragazzi sia degli adulti e di portare avanti un’attività in base alle loro abilità. Siamo felici di avere il team di C1, ma non è la nostra priorità. Puntiamo invece a crescere qualche ragazzo in grado di emergere e ad ampliare il numero di riferimento, in modo tale da costruire qualcosa che guardi al futuro. Cerchiamo di dare visibilità a ciò che facciamo sulla pagina Facebook e parecchie persone mi hanno contattato attraverso questo canale».