Il TT San Pancrazio Verona 1972 festeggia 50 anni di storia
Il 2022 coincide con il 50° anniversario di storia del Tennistavolo San Pancrazio Verona 1972. Nel maggio di allora alcuni ragazzi del quartiere Porto San Pancrazio di Verona chiesero a Luigi Simeoni la disponibilità a formare e guidare un gruppo che praticasse la disciplina del tennistavolo. Nacque così il settore pongistico della Polisportiva Borgo San Pancrazio. Simeoni fu il presidente fino al 2016, quando passò il testimone a Davide Caiani.
Ciao Davide, come furono gli inizi della società?
«Molto soddisfacenti, perché arrivarono subito i primi risultati. Nell’aprile del 1973, ai Campionati Italiani di Fiuggi, Roberto Fraccaroli e Silvano Rossato vinsero la medaglia di bronzo nel doppio di terza categoria. Nel 1974 ci furono due titoli, con Fraccaroli campione triveneto di terza categoria e Gianpaolo Veronese campione veneto juniores. Il primo oro tricolore fu nel 1975 di Claudio Danti, nel singolare Over 35 davanti al compagno Umberto Vigna. In quella stagione la prima squadra, composta da Danti, Fraccaroli e Rossato, è stata promossa in serie C, per poi fare il salto nel 1977, con l’aggiunta di Vigna e Oreste Poli, in B e nel 1979 in B1. Il 1980 è stato l’anno di Daniela Zuanazzi, che ha ottenuto l’argento tricolore giovanile in singolare e il bronzo in doppio, guadagnandosi la convocazione agli Europei Giovanili di Poznan, in Polonia. Ovviamente le vittorie in campo regionale erano la regola».
Di lì in poi i podi sul fronte nazionale sono diventati un’abitudine?
«In effetti è stato così. Oltre a Zuanazzi hanno conquistato medaglie negli anni ’80 e ’90 Elena Piccoli, che ha anche partecipato più volte agli Europei Giovanili, Luisa Foscarin, Francesca Zerbinati, Mauro Stecher, Luigi Sbrissa, Michele Orlandi, Fraccaroli, Annalisa Dini, Riccardo Bersan ed Eugeniya Drigval. A metà anni ’90 si sono segnalati i giovani Luca Bertanza, Stefano Venturelli e Giulia Giuliani. Danti ha vinto moltissimo nel settore Veterani, in singolare e nei doppi con Aurelio Fasino e Giancarla Gottardi, e ha anche disputato gli Europei di Helsinki nel 1984 e i Mondiali di Rimini nel 1986. Negli anni 2000 ci hanno regalato soddisfazioni Serena Orando, Enrica Guariento, Venturelli, Nicholas Zenti, Mattia Aldrovandi, Federico Pavan, Sabel Keucheyan, Francesca Tramonte, Sara Cacciatori, Francesca Avesani, Ana Brzan, Stefano Lonardi, Alberto Zoppei, Elisa Di Giorgi e Giada Vesentini. Nell’ultimo decennio hanno aperto la strada sul podio Marta Vesentini, Amanda Brutti e Stefano Lonardi. Gli ultimi allori sono stati nel 2013 l’argento nel doppio di quinta categoria di Simone Mannarino e Gregorio Romano, nel 2014 il bronzo nel misto juniores di Beatrice Gini, nel 2015 l’argento nel doppio Veterani di Franca Sivestri, nel 2016 il bronzo nel doppio di quinta categoria di Jacopo Dal Colle, nel 2017 il titolo nel doppio maschile di quarta categoria di Mannarino e Federico Toniolo, nel 2018 il bronzo nel doppio femminile di quinta categoria di Isotta Caiani, nel 2019 l’argento nel singolare e il bronzo nel doppio di quarta di Samantha Ingrà e nel 2022 l’argento nel doppio femminile e il bronzo nel misto Under 19 di Carlotta Endrizzi».
La prima squadra che traguardi ha raggiunto?
«Nel 1988 ha centrato un obiettivo storico, perché Alessandro Bisi, Stecher e Fraccaroli hanno conquistato la promozione in A2. C’è rimasta un anno e nel 1990 il trentino Luca Aldrighetti ha dato un contributo sgnificativo per tornare su. Nel 1991 ci siamo rinforzati con il seconda categoria Stefano Lonardi. Dopo la discesa in B1 del 1992, un team tutto veronese, composto dal nuovo acquisto Marco Oltramari e da Lonardi, Fraccaroli e Stecher, ci ha riportati in seconda serie. Dal 1996 siamo stati in B1, dove nel 2002 abbiamo ingaggiato il primo atleta straniero, l’armeno Yegor Makinyan, sostituito nel 2005 dal bulgaro Toncho Tonchev Atanasov. Nel 2012 in B1 è stato schierato per la prima volta il giovane Francesco Gini. Nell’ultima stagione la compagine di B2, grazie all’apporto del polacco Maciej Michal Luczyk, al contributo di Lonardi e Riccardo Bersan e al supporto di Lorenzo Chiecchi si è salvata. La A2 veterani di Bersan e Lonardi ha colto la promozione in A1».
Avete avuto anche un team femminile?
«Nel 2001 abbiamo acquisito la squadra di Sangio ’97, neopromossa dalla C, composta da Dini, Orando, Guariento, Cacciatori e Sara Benedetti. L’abbiamo sempre mantenuta in B e nell’ultimo campionato Carlotta e Giulia Endrizzi, Caiani e Ingrà sono arrivate ai playoff».
Simeoni è sempre stato il vostro riferimento?
«È stato un grande dirigente. Nel 1992 ha ricevuto dal Comune di Verona la medaglia d’oro come “esempio per Verona” e il CONI gli ha conferito la Stella di Bronzo al Merito Sportivo. Nel 1996, durante l’assemblea FITeT a Napoli, gli è stata consegnata la medaglia di bronzo al merito. Nel 2004 è stato insignito della Stella d’Argento. Nel 2016, dopo 44 anni alla guida, ho assunto io la presidenza. Nello stesso anno il TT San Pancrazio si è staccato dalla Polisportiva ed è diventato società autonoma con il nome di TT San Pancrazio Verona 1972. Il 12 gennaio 2020 Luigi purtroppo è mancato, lasciando un grande vuoto al nostro interno. Sotto la sua presidenza abbiamo ottenuto 17 titoli italiani, 37 triveneti, 434 veneti, 49 vittorie in tornei nazionali e 399 in tornei regionali. Abbiamo partecipato per 5 anni alla A2 maschile, abbiamo avuto cinque atleti in Nazionale e 32 sui podi nazionali. Ai Campionati Veneti i podi sono stati 140 e per 14 anni, di cui 13 consecutivi, dal 1998 al 2010, il San Pancrazio si è aggiudicato il Torneo Scaggiante, come migliore club del Veneto».
Qual è il bilancio sotto la tua presidenza?
«Di un titolo italiano, 27 titoli veneti, 8 vittorie in tornei nazionali, 2 in tornei regionali, tre atleti sul podio ai nazionali e 33 podi ai campionati veneti».
Ora com’è composto il vostro consiglio direttivo?
«È stato rinnovato nel 2021. Io mi occupo dei rapporti con il Comune, con la Federazione, con il Comitato Regionale e con gli sponsor. Con me collaborano la vicepresidente Katia Mantovanelli, che segue la contabilità e il bilancio, le iscrizioni e anche lei i rapporti con la Federazione. I consiglieri sono Beatrice Gini e Corrado Crivellaro, che si dedicano alla gestione del sito e della pagina Facebook e ai contatti con la stampa locale, e Mirko Marcori, che è il responsabile del settore amatori».
Dove avete svolto l’attività nel corso della vostra storia?
«Abbiamo iniziato con un tavolo presso l’oratorio della Parrocchia del quartiere. Con gli anni la struttura dove si svolgevano gli allenamenti e disputavamo il campionato è passata nella palestra della scuola media Fava del quartiere del Porto San Pancrazio, dove siamo rimasti fino al 2019. Ci siamo poi trasferiti a San Giovanni Lupatoto, e gli allenamenti sono stati effettuati dapprima nel Palazzetto Garofoli, ora in ristrutturazione, e attualmente nella palestra delle Scuole Medie Da Vinci, con le gare di campionato e i tornei organizzati nel Palazzetto Palalupatotina. Teniamo gli allenamenti il martedi, mercoledì e giovedì dalle ore 17 alle 22 e il mercoledì al Palalupatotina dalle 20 alle 22».
Last, but not least, quanto è importante per voi la Scuola di Tennistavolo?
«È un progetto nel quale crediamo moltissimo. Siamo certificati dal 2021 e il nostro allenatore di riferimento è Alberto Pascolini, tecnico di grande esperienza, che vanta nel suo palmares scudetti con la San Marco e in campo femminile ha guidato la Polisportiva Bagnolese in serie A1. È l’uomo che ha dato una svolta all’attività negli ultimi anni. Dal suo arrivo nel 2018 ha riportato entusiasmo in tutto l’ambiente, grazie alle sue capacità tecniche, ma sopratutto umane. Ad affiancarlo siamo altri due tecnici, Stefano Lonardi e io. Il nostro lavoro è rivolto a tutte le età, partendo dai più piccoli, con il centro di avviamento allo sport, per proseguire con gli agonisti e con un folto gruppo amatoriale».