GS Villa Guardia, la Scuola come stimolo per ampliare il vivaio
Nel Gruppo Sportivo Villa Guardia del fresco presidente Paolo Gini, chi voglia fare attività trova proposte per tutti i gusti. Si possono praticare atletica leggera, basket, calcio, ciclismo, gli sport della montagna, come sci, arrampicata ed escursionismo, il tennis, il volley, e, da circa venticinque anni, anche il tennistavolo. La sezione è presieduta dal 2003 da Francesco Russo, un volto storico del Gruppo Sportivo, che è arrivato al tennistavolo dopo numerosi anni in prima linea nel calcio e nell’atletica. A occuparsi delle sorti agonistiche è invece il direttore sportivo Marco Butti.
Ciao Marco, da quando il GS Villa Guardia è una realtà importante per tutto il circondario?
«Da quasi mezzo secolo, essendo stato fondato nel 1973. Complessivamente ha circa duemila iscritti. Villa Guardia sorge a una decina di chilometri da Como e ha 8.000 abitanti, che sono ripartiti nelle due frazioni di Maccio e Civello. Moltissime persone, che vivono nei paesi limitrofi, si rivolgono alla società, trovando un’offerta sportiva piuttosto ampia. La sezione tennistavolo è nata nel 1993, con un gruppetto di giovani che svolgeva attività soprattutto nella palestra delle scuole elementari di Maccio. La svolta è avvenuta intorno alla metà degli anni 2000, grazie anche all’impegno di Sergio Savogin e Vinicio Greco, che hanno rappresentato per i nostri ragazzi un punto di riferimento sia tecnico sia umano. Nell’ultimo decennio la passione, che è sempre stata alla base della pratica pongistica, è stata supportata da un’organizzazione sempre migliore».
Dove vi ha portato?
«Siamo arrivati ad avere attualmente due squadre in serie C2, che sono il migliore traguardo ottenuto nella nostra storia. Una c’era già e la seconda si è aggiunta in virtù della promozione della scorsa stagione, grazie al secondo posto occupato al momento della sospensione del campionato per la pandemia. La componevano Simone Monti (classe 2004), Simone Maltempo (1991), Alessandro Landoni (1994), Stefano Butti (2000), mio figlio, e Alessandro Besana (1997). Quest’anno giocheranno Landoni, Butti e Monti, che sono cresciuti con noi, e, in sostituzione di Maltempo, inseriremo l’esperto 39enne Diego Ragusa. Proveremo a centrare per la prima volta il salto nei campionati nazionali maschili. L’altra compagine sarà formata dai veterani Piero Sorrentino, Roberto Giopp, Vinicio Greco e Odai Laryea. Avremo poi un team in D1, tre in D2 e due in D3. La nostra punta di diamante è però la serie B femminile».
Da quando la avete?
«Nel 2018 ci siamo imposti in C regionale e ai playoff di Terni abbiamo ottenuto la promozione in B, con Elisa Perin, Alessandra Butti e Chiara Clerici. Quest’anno Perin, per motivi di studio non farà più parte della squadra e al suo posto, a fianco di Alessandra Butti e Giulia Negrini, schiereremo la new entry Elena Elli, campionessa paralimpica. La compagine di C vedrà in campo Chiara Clerici, Paola Bignami, Giovanna Binda e la classe 2008 Alessia Castiglioni, figlia di Flavio, uno dei fondatori della sezione tennistavolo del Villa Guardia. Siamo molto contenti, perché abbiamo in società sette donne, che si allenano con grande entusiasmo e sono di stimolo l’una per l’altra».
A livello individuale quali sono stati i maggiori motivi di soddisfazione?
«Sul fronte nazionale mio figlio Stefano è salito più volte sul podio fra i paralimpici. In singolare è stato argento nel 2018 in classe 9 e fra gli esordienti 6/10 e di bronzo nel 2019 in classe 9 e nel giovanile 6/10 e nel 2018 sempre nel giovanile. Nel doppio maschile 6/10 è stato terzo nel 2018 e nel 2019 con Luca Crespi. Nel 2019 a squadre di classe 6/10 Stefano e Luca hanno concluso il girone di regular season al primo posto, dopo aver battuto anche il Frandent Group Cus Torino di Lorenzo Cordua e, ai playoff, che si sono disputati ai Campionati Italiani di Verona, hanno conquistato la medaglia d’argento cedendo solo in finale al Circolo Tennistavolo Molfetta. In ambito regionale Stefano è arrivato in finale per tre volte, dal 2018 al 2020, nel torneo di quinta categoria che abbiamo organizzato a Villa Guardia, collezionando due primi e un secondo posto. Crespi è stato vicecampione regionale paralimpico nel 2019 e ha giocato parecchie finali fra i normodotati. Alessandra Butti è stata vicecampionessa regionale di quarta categoria nel 2019 e terza nel 2012. In Lombardia Elisa Perin ha disputato parecchie finali in quarta categoria. Simone Monti nel 2020 è uscito in semifinale nel singolare Open A del torneo di Villa Guardia».
D’ora in poi potrete puntare anche su Elli?
«Ha solo 20 anni ed è già stata campionessa tricolore di classe 7 nel 2016 e di classe 8 dal 2017 al 2019 e nel doppio 6/10 ha fatto poker di titoli dal 2016 al 2019, in coppia con Francesco Lorenzini. Con la maglia azzurra è stata campionessa europea giovanile a squadre di classe 6/10 a Lahti, in Finlandia, nel 2019, mentre nell’edizione precedente di Genova del 2017 era stata oro in singolare di classe 6/8 e bronzo in doppio e a squadre di classe 6/10. Negli Open assoluti si è messa al collo nel 2020 l’oro a squadre in Polonia e l’argento in Spagna, nel 2019 i bronzi a squadre e in singolare al Lignano Master Open e nel 2018 il bronzo in singolare in Repubblica Ceca. Fra le Under 23 è la n. 6 al mondo in classe 8. Ci auguriamo che possa continuare a vincere, e anche a crescere, con i nostri colori. Intanto Crespi ci ha lasciati ed Elena potrà fare squadra con Butti. C’impegneremo sicuramente per allargare la sezione paralimpica».
Oltreché alla FITeT, siete affiliati al Centro Sportivo Italiano?
«Certamente e anche lì i risultati non sono mancati. Nella 19ª edizione dei Campionati Italiani CSI, che si è svolta nel 2019 al PalaBellaItalia di Lignano Sabbiadoro, ci siamo aggiudicati il 1° posto nella classifica per società, davanti al Tennistavolo Senigallia e al Villa Romanò. Eravamo oltre una ventina di atleti e a livello individuale abbiamo vinto il singolare Eccellenza A con Fabio Mantegazza, che per l’occasione giocava con noi, e quello paralimpico con Luca Crespi, conquistando anche una medaglia d’argento con Alessandra Butti fra le Veterane e cinque di bronzo con Simone Monti fra gli Allievi, Federico Frizzera nei giovanissimi, Simone Maltempo nei seniores, Luca Crespi nei Veterani A e Chiara Clerici nelle seniores. Nello stesso anno ci siamo piazzati primi anche a livello regionale nella classifica per società. Ai tricolori CSI abbiamo parecchie esperienze alle spalle. Nel 2017 eravamo andati fino a Cava de’ Tirreni, eravamo io e Sergio Savogin con dodici atleti di età inferiore ai 25 anni. Ci eravamo difesi bene, con due campioni nazionali e il terzo posto nella classifica per società. Proprio al termine di quella manifestazione abbiamo ragionato sulla possibilità di cercare un tecnico esperto, che seguisse con continuità i nostri ragazzi».
Chi avete trovato?
«Siamo riusciti ad avere un numero uno come Stefan Stefanov, personaggio di spessore e carisma che ha fatto fare un salto di qualità importante al nostro movimento. All’inizio siamo partiti con un giorno di collaborazione alla settimana, poi i ragazzi erano talmente entusiasti che gli abbiamo chiesto di raddoppiare il suo impegno. A lui si è poi aggiunta la sua compagna russa Lidiia Rodichkina, che si è laureata in Tennistavolo all’università di Mosca, e ora anche lei fa parte del nostro staff. Ha una predisposizione particolare a lavorare con i bambini e con i paralimpici, inoltre ha dato anche un impulso al nostro settore femminile».
Chi sono i giovani su cui puntate di più?
«Fra gli juniores il migliore è il 16enne Simone Monti, n. 15 in Lombardia. Fra i più piccoli abbiamo Diego Sorrentino, classe 2007, figlio di Piero, e Federico Sortino, classe 2011, Simone Locatelli e Noah Gainotti, entrambi nati nel 2007, che, anche se attualmente sono tesserati come FITeT per la Milano Table Tennis Academy di Stefan e Lidiia, continuano ad allenarsi da noi. Nel settore femminile la 12enne Alessia Castiglioni è la n. 5 delle Ragazze in Regione».
Parlaci un po’ del vostro lavoro in palestra?
«Come sede agonistica possiamo contare sulla palestra secondaria del Palasport, che è di proprietà del Comune ed è lasciata in gestione al GS Villa Guardia. Montiamo dagli otto ai dieci tavoli, ma quando organizziamo, due volte all’anno, i tornei regionali, utilizziamo anche la palestra principale, con un totale di venti tavoli a disposizione. Ci alleniamo quattro giorni alla settimana, purtroppo sempre in orari serali. Stefan, che è maestro e si occupa maggiormente dei ragazzi un po’ più grandi, e Lidia, che è tecnico di secondo livello e segue soprattutto i bambini e le donne, sono con noi il martedì, dalle ore 20,30 alle 23,00 e il giovedì, dalle 20 alle 23. I giovani occupano il primo turno, fino alle 21,30. Gli altri due giorni sono il lunedì, dalle 20,30 alle 23 e il venerdì, dalle 21 alle 23, più che altro riservato ai Veterani e agli amatori. Prezioso è il lavoro di Piero Sorrentino, che ha appena ottenuto il tesserino di tecnico di base. Due altri validi collaboratori sono Flavio Castiglioni e Lucio Di Mattia, che prendono in carico le “prime racchette” e trasmettono loro i primi rudimenti, sotto la guida di Lidia. Assieme a loro svolgeranno una funzione in sede di avviamento, all’interno della nostra Scuola di Tennistavolo, Maurizio Perin Sergio Savogin e Renato Fossati. In tutto i nostri tesserati sono una quarantina, la metà dei quali Under 30».
Che attività svolgete nelle scuole?
«Nella nostra palestra Perin, Fossati, Andrea Clerici, Alessandro Besana e Alessandro Landoni effettuano da qualche anno dei corsi, coinvolgendo le classi prime, seconde e terze della scuola media di Villa Guardia durante le ore di educazione fisica. In più in occasione di “E…state Insieme”, all’interno del Gruppo Sportivo, abbiamo sempre proposto delle lezioni di tennistavolo».
Ora che avete avuto il riconoscimento federale di Scuola di Tennistavolo, come vi organizzerete?
«Il corso dei formatori, che abbiamo frequentato io, Maurizio Perin e Andrea Monti, è stato molto interessante e ci ha confermato parecchie idee che avevamo iniziato a mettere sul piatto, con il proposito di adottarle al nostro interno. In una società è assolutamente fondamentale la presenza di un team di persone che si suddivida i compiti. Ognuno deve avere un proprio ruolo ben definito e deve avere il tempo per svolgerlo al meglio delle proprie possibilità, fatto salvo che il confronto fra tutti rimanga imprescindibile, per portare avanti una gestione condivisa. Stiamo lavorando anche per far conoscere maggiormente all’esterno la nostra realtà, attraverso un migliore utilizzo dei social media, che rafforzi il contributo che certamente già garantisce il portale, per permettere alle varie associazioni di essere identificate sul territorio. La nostra Scuola avrà l’obiettivo di ampliare il vivaio e, quando sarà possibile ripartire, avremmo intenzione d’introdurre due ore di attività il venerdì pomeriggio, dalle 14,30 alle 16,30, per facilitare la partecipazione dei più giovani. Stefan e Lidiia hanno un’esperienza impareggiabile a lavorare con i ragazzi di tutte le età e siamo convinti che la loro presenza, oltre alla nostra struttura, costituirà un motivo d’attrazione particolare».