Blog

A Montemarciano la serie A2 maschile è l’apice di 32 anni di storia

A Montemarciano la serie A2 maschile è l’apice di 32 anni di storia

Sono stati i maestri Luigi Russo e Ivo Mazzarini a fondare il 18 marzo 1988 il Tennistavolo Montemarciano. L’associazione anconetana, una delle sette marchigiane che hanno risposto presente al progetto Scuole di Tennistavolo, ha vissuto 32 anni di storia molto intensi, nei quali le soddisfazioni sono state raggiunte superando le difficoltà, grazie alla passione e alla forza d’animo. Dal 1996 fa parte dell’ASD Unione Polisportiva Ricreativa Montemarciano. Dal 2010 la presidente, o, come preferisce essere chiamata, la responsabile della società, è Lucia Russo, che dal padre Luigi ha ereditato l’entusiasmo che non fa sembrare insormontabile nessun ostacolo.

Ciao Lucia, che ricordi hai di papà e degli inizi del tennistavolo a Montemarciano?

«Papà era stato appassionato del nostro sport fin da giovane e frequentava il centro di Senigallia, da sempre diretto dal maestro Enzo Pettinelli. A un certo momento ha proposto all’amico Ivo Mazzarini di aprire una scuola di tennistavolo e sembrava un sogno, in una realtà in cui il ping pong non era considerato uno sport, ma un passatempo».

Come sono partiti?

«Non c’erano né soldi né aiuti esterni. Pettinelli donò un tavolo e gli allenamenti iniziarono nel garage di Ivo. Anche senza una sede, gli iscritti cominciarono a crescere. Autentico salvatore arrivò Roberto Pennachioni, che decise, da amico e sostenitore, di sponsorizzare la società. Anche Renato Lucesoli era sempre disponibile a dare una mano. Dopo due anni i tavoli diventarono tre e il Comune mise a disposizione la sua ex delegazione. Poi arrivò anche il maestro Ugo Lucchetti, che allenava a Senigallia ed era amico di papà, con cui giocava a tennis, e i nostri ragazzi conquistarono podi in tutti i tornei regionali e nazionali».

Chi erano i più bravi?

«In campo maschile Francesco Lucesoli, che fin da ragazzino giocava in serie A2 e dopo qualche anno passò dalle cure tecniche del maestro Lucchetti a quelle di Massimo Costantini. Nella sua carriera si è aggiudicato 13 titoli italiani e ha indossato la maglia della Nazionale. Anche Michele Azzalini si è disimpegnato molto bene ed è stato più volte il miglior giocatore delle Marche. Andrea Pannelli, altro talento, a livello giovanile ha ottenuto ottimi risultati. Fra le ragazze Janin Greganti si è messa in luce in Regione e in ambito italiano».

Venendo ai giorni nostri?

«Il 23enne Gabriele Barchiesi nelle Marche ha vinto tutto e si è segnalato anche sul fronte nazionale. Ha ottenuto l’ultimo ottimo risultato con il secondo posto nel torneo di terza categoria di Terni del 25 gennaio di quest’anno. E dire che si allena poco, perché, oltre a giocare, studia a Scienze Motorie e Sportive e allena nella nostra e in altre società. Gabriele ha contribuito alla recente salita della nostra prima squadra in A2, che è il punto più alto che abbiamo raggiunto. Con lui c’erano il 39enne Lucesoli, che quattro stagioni fa era tornato da noi e ha fatto l’en plein, con 29 vittorie in altrettanti singolari, il 19enne Leonardo Conte e il 17enne Nicolò Pierpaoli. Il capitano era la nostra colonna Luigi Manoni».

Era un risultato programmato? 

«In realtà non ce lo aspettavamo e il rendimento di Gabriele ci ha sorpreso. Al momento della sospensione del campionato eravamo secondi, a due punti dal Cral Comune di Roma, e speravamo nella ripresa, perché eravamo fiduciosi di effettuare il sorpasso nelle ultime tre giornate. Quando ci hanno comunicato che le prime due sarebbero andate in A2, abbiamo appreso la notizia con grande gioia».

Chi difenderà i vostri colori in seconda serie?

«Francesco ha deciso di firmare per un’altra società, anche se ha promesso che in futuro rientrerà da noi. Conte si è iscritto all’Università a L’Aquila e si è tesserato per il Cral Comune di Roma. Quindi con Barchiesi e Pierpaoli giocherà il nigeriano Musibau Ayinla  Babatunde, che è con noi da quattro anni e fa lo sparring e il tecnico. Forse ci sarà anche una sorpresa, che aspettiamo a ufficializzare. I ragazzi si stanno allenando con grande impegno e Gabriele, che sta seguendo da vicino Nicolò,  ha detto che faranno il possibile per rimanere in categoria, divertendosi».

Quali altre squadre avrete?

«Avremo un team di C1, che comprenderà il 22enne Lorenzo Fiorentini, Fabrizio Buffarini, Luigi Manoni, Massimo Cerioni, Andrea Pilisi e Doriano Papaveri.  Manoni è un frequentatore assiduo dei podi ai Campionati Nazionali veterani e vanta quattro argenti e tre bronzi in singolare e un oro, con Flavio Maietti nel 2014, e due argenti in doppio. Papaveri nel 2017 è stato bravissimo a imporsi nel torneo nazionale Verde di Terni. Quattro mesi dopo, sempre al PalaTennistavolo “Aldo De Santis”, ha raggiunto i quarti ai tricolori di quinta categoria. Nelle altre tre compagini ci sarà spazio per i nostri giovanissimi emergenti».

A chi ti riferisci?

«Le D1 saranno due. In una l’adulto sarà solo Marcello Azzoni, che farà da chioccia al 17enne Matteo Angelucci e ai 16enni Andrea Ieronfantico e Raffaele Pioppi. Nell’altra Federico Berluti metterà la sua esperienza al servizio del figlio 12enne Marco e del suo coetaneo Luca Belardinelli, che si allena con passione e abnegazione da quattro anni  e nel quale riponiamo grandi speranze. Ci sono poi due elementi ancora da scegliere. In D2 saranno in gara Alessandro Schiaroli, Cristiano Giulioni e Nicola Molini e altri due da decidere. Un altro giovanissimo su cui puntiamo è l’11enne Lorenzo Balzani, che quest’anno farà i tornei per essere pronto per la D2 nella prossima stagione. La più piccola è Marta, la figlia di Janin Greganti, che ha solo 8 anni e nei giorni scorsi ci ha fatto sorridere, affermando che vuole diventare una campionessa come sua mamma. A questo proposito c’è una grande novità».

Quale?

«Negli ultimi giorni Janin ha deciso di tornare a giocare, la presenza di Marta la sta stimolando a dovere. Questa notizia mi ha riempito il cuore e sto già pensando che il prossimo anno potremmo allestire una squadra femminile con lei, io, l’atleta paralimpica Alessandra Cesarini e una mia, nostra, amica che attualmente milita in un’altra società».

Hai accennato al paralimpico, come sta andando il movimento?

«Io dopo l’incidente del 2011, che mi è costata la disarticolazione della gamba destra, sono in classe 5. Nel 2014 a Lignano Sabbiadoro ho vinto l’argento alle spalle di Valeria Zorzetto. Al settore paralimpico è legato uno dei più bei ricordi della nostra storia. Il 5 gennaio 2019 al Palasport di Chiaravalle abbiamo organizzato il primo torneo paralimpico di tutti gli sport nelle Marche e abbiamo riscosso grandi consensi, grazie anche all’ottimo lavoro prestato da Elisa Belfiori, del TT Ennio Cristofaro di Casamassima. Abbiamo anche messo in campo il torneo promozionale e i nostri Alessandra Cesarini e Daniele Staffolani hanno conquistato le loro prime coppe. Sono entrambi in classe 11, come anche Melinda Procaccini e Matteo Alborini».

Quanti sono i vostri tesserati?

«Una sessantina, di cui una quindicina di Under 18 e altri venti Under 30. Li allenano i tecnici Barchiesi, Babatunde, Andrea Giombi, che è in società fin dalle origini ed era il braccio destro del maestro Lucchetti. Come sparring e aiuto per l’attività giovanile, abbiamo anche Manoni».

Pennacchioni continua a sponsorizzarvi?

«Roberto, che ha anche giocato, è ancora con noi, assieme a sua sorella Reginetta. Da 20 anni possiamo contare anche sulla Ditta Binci e da tre su Alessandro Pimpini, con le ditte Sureté e Sistemi. I nuovi sponsor sono Isabella “Moda da mare” e la pasticceria “La delizia” di Betta e Michele, che sono a Marina di Montemarciano».

Dopo essere partiti dal garage di Mazzarini e dopo l’ex delegazione comunale, ora dove siete ubicati?

«Siamo sotto la Scuola Primaria Montemarciano di via Marotti, dove in condizioni normali possiamo montare sei tavoli e con il COVID-19 soltanto quattro. Purtroppo, però, non è un unico spazio, perché abbiamo la palestrina principale, che accoglie due tavoli, e due stanze limitrofe, con un tavolo a testa. Le utilizziamo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 21,30 e il martedì e il giovedì dalle 16 alle 20. Dalle 16 alle 18,30 si allenano i bambini e i paralimpici e dalle 19 in poi gli adulti. Quando inizierà il karate il martedì e il giovedì avremo per noi solo le due stanze più piccole. Il PalaMenotti di Marina di Montemarciano, all’interno del quale noi possiamo solo disputare i campionati e i tornei, come l’amato “Memorial Ugo Lucchetti”, sono a uso esclusivo di volley, basket e ginnnastica ritmica». 

Cosa provi a essere stata testimone di questi oltre trent’anni di storia societaria?

«Sono felice di aver visto molte persone che giocavano da noi da bambini e di vederle oggi con le loro famiglie. La passione e l’attaccamento alla società è rimasta inalterata. Quando ho avuto l’incidente, ho ricevuto moltissimi attestati di affetto. Giocavo anche quando ero in piedi ed ero piuttosto scarsa. Poi mi sono trovata in carrozzina e Michele Azzalini mi ha reimpostato il gioco. Devo ringraziarlo per la pazienza e la dedizione. Mi veniva a prendere tutte le volte dopo il lavoro, per portarmi in palestra. Se oggi mi esprimo a un discreto livello lo devo a lui. Anche Barchiesi mi è stato molto vicino, accompagnandomi a tutti i tornei ai quali ho partecipato».

Chi di voi ha seguito il corso con i tutor nell’ambito del progetto Scuole di Tennistavolo?

«Io, Barchiesi e Giorgio Cesarini, un nostro consigliere e papà dell’atleta paralimpica Alessandra».

Avete ricevuto degli spunti utili?

«Noi siamo già nati come Scuola e abbiamo sempre avuto il corso per i bambini e per gli amatori. Papà Luigi è sempre stato molto avanti su questi aspetti e dunque abbiamo ritrovato alcune situazioni che sono già in atto al nostro interno. Fra le indicazioni che ho trovato interessanti c’è l’invito a pubblicizzare, esponendolo in palestra, il nostro organigramma, in modo tale che, per esempio, i genitori che entrano capiscano subito quali siano le persone cui fare riferimento. Stiamo predisponendo un cartello da mettere in bella vista, con tutte le cariche e i compiti. Sono contenta che sia stata anche sottolineata l’importanza della comunicazione fra le società, che purtoppo, a mio parere, è carente. Le attività preparatorie alle lezioni al tavolo, che ci sono state spiegate, hanno fornito sia a me sia a Barchiesi dei suggerimenti molto costruttivi».

A chi vi rivolgerete con la Scuola?

«Seguiremo lo schema che stiamo già adottando. Prima di tutto ai bambini e agli adolescenti, non trascurando naturalmente i senior e i veterani».

Condividi:

Articoli correlati