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TT Segesta Nova, il primo polo pongistico a Sestri Levante

TT Segesta Nova, il primo polo pongistico a Sestri Levante

Si è affiliato alla FITeT nel 2013 come Tennistavolo Segesta Nova, ispirandosi al nome latino di Sestri Levante, Segesta Tiguliorum. L’artefice della sua nascita è stato Andrea Sparagino, che ne è il vicepresidente e il tecnico, mentre la presidenza è stata affidata fin dall’inizio a Saida Touaybia.

Ciao Andrea, siete dunque stati voi a portare per la prima volta il tennistavolo a Sestri?

«Prima non esisteva nulla. Personalmente avevo svolto attività pongistica per vent’anni a Chiavari, all’associazione Villaggio Sport, poi ho pensato di creare una nuova società, con l’aiuto del mio compagno di squadra Massimo Pibiri e dell’amico di Sestri Piero Delucchi. Nella prima stagione 2013/2014 a noi si sono uniti altri sestresi e abbiamo iscritto una squadra in serie D2 e l’altra in D3. La migliore, con in campo me, Pibiri e il 12enne Francesco Janin, è stata promossa in D1. L’anno successivo a me e a Massimo si è aggiunto Paolo Lazzerini e siamo saliti in C2, dove abbiamo giocato fino al 2016/2017, supportati da altri tesserati. Abbiamo poi rinunciato alla categoria, scendendo in D1».

Perché?

«Il nostro obiettivo è sempre stato di far crescere i ragazzi e, salendo rapidamente, non eravamo riusciti a dar vita a un serbatoio di giovani che fosse già competitivo in C2. In D1 abbiamo potuto riservare più spazio al classe 2001 Davide Daneri e l’anno scorso anche al classe 2006 Giosuè Debarbieri. La filosofia si è rivelata vincente, perché, quando è stata sospesa l’attività per l’emergenza sanitaria, eravamo primi in classifica a punteggio pieno e siamo stati ammessi alla C2».

Quest’anno chi manderete in campo?

«Confermeremo Davide e Giosuè, che attualmente è il n. 5 degli Allievi in Regione, e confidiamo che possano garantire un buon supporto al terzetto di veterani composto da Pibiri, Delucchi e da me. Presenteremo poi una compagine in D2, nella quale schiereremo atleti adulti e i ragazzini del vivaio Federico Nicolini, nato nel 2005, che è il n. 16 fra gli Juniores liguri, ed Emiliano Selis, del 2006, il n. 11 nella graduatoria regionale degli Allievi, e probabilmente due in D3, che saranno formate da pongisti dei settori più piccoli».

Quali atlete avete?

«Alcune amatrici, fra le quali Cristina e Patrizia Casazza che, oltre a essere appassionate, sono Giudici Arbitri Provinciali FITeT e quindi attente a trasmettere regole e valori dello sport in generale. Fra le Giovanissime si segnala la classe 2011 Emma Delucchi, che promette bene e quest’anno potrebbe disputare le prime gare».

Chi dei vostri portacolori ha ottenuto i migliori risultati individuali?

«Daneri nel 2019 ai Campionati Italiani di Riccione ha vinto la medaglia di bronzo nel doppio di sesta categoria, con Flavio Bertolini, del Tennistavolo Genova. La stessa coppia nel medesimo anno era salita sul terzo gradino del podio nel torneo nazionale di sesta categoria di Cortemaggiore. Debarbieri nel 2019 a Chiavari è stato campione regionale di sesta e si è aggiudicato la seconda prova del Grand Prix Coppa Liguria. Si è anche piazzato terzo nel torneo Open nazionale di Cortemaggiore e nell’Open di Alba».

In quali strutture svolgete i vostri allenamenti?

«Abbiamo a disposizione la palestra della scuola media “Giovanni Descalzo”, nel centro di Sestri, nella quale possiamo montare fino a sei tavoli, e la palestra privata Santa Vittoria in periferia, con lo spazio per altri 2-3 tavoli. Le utilizziamo entrambe tutti i giorni. Io, che sono tecnico di base e sto frequentando il corso di secondo livello, sono presente dalle ore 17 alle 19 nell’aula privata e dalle 19,30 alle 23 nella palestra comunale. Pibiri, Delucchi e Daneri mi danno una mano come sparring. I nostri tesserati sono quindici, di cui la metà appartengono al settore giovanile».

Come vi fate conoscere all’esterno?

«Da quando ci siamo affiliati alla Federazione abbiamo sempre fatto attività nelle scuole sia di Sestri Levante sia di Casarza Ligure. Me ne sono occupato direttamente, andando nelle elementari, medie e anche superiori e svolgendo le lezioni durante l’orario currriculare. Abbiamo anche partecipato alle Giornate dello Sport, che vengono abitualmente organizzate dai Comuni di Sestri e Casarza alla fine di ogni anno scolastico. I riscontri sono stati piuttosto positivi e Debarbieri e altri ragazzini, che sono ancora alle prime armi, sono usciti proprio dalle scuole».

Come neo consigliere regionale, nella squadra guidata da Stefano Rebecchi, quali saranno gli aspetti principali sui quali ti impegnerai per fare progredire il movimento?

«Mi batterò, e sono convinto che otterrò il sostegno degli altri componenti del Comitato, per migliorare la nostra situazione impiantistica. Ci sono delle società che lavorano benissimo e sono di esempio per tutti dal punto di vista organizzativo, ma che sono costrette a lavorare in palestre che non rendono onore al nostro sport. È assolutamente necessario, anche per attrarre nuovi appassionati, alzare il livello qualitativo. Farò il possibile anche affinché si creino le condizioni per la nascita di nuove associazioni. Sarei soddisfatto se nel quadriennio che ci aspetta se ne aprisse almeno una in ogni territorio metropolitano della Liguria».

In società da chi è formato il direttivo?

«Saida Touaybia da sette anni si è assunta l’onere della presidenza e io sono il vicepresidente. I consiglieri sono Vittorio Bo e Piero Delucchi e la segretaria è Noemi Bertano».

Essere diventati Scuola di Tennistavolo vi aiuterà nella lotta quotidiana per contendere i giovani alle altre discipline?

«Il riconoscimento da parte della FITeT conferisce naturalmente un maggiore rilievo a tutto ciò che facciamo. Le lezioni tenute dai formatori federali hanno trasmesso a tutti i partecipanti dei suggerimenti per fare in modo che le società intraprendano un percorso omogeneo, che abbia un imprimatur centrale. In ambito organizzativo sono stato confortato dal fatto che i consigli dei tutor abbiano abbastanza rispecchiato quella che è stata la mia linea di azione finora. Sono venticinque anni che faccio parte del mondo del tennistavolo e ho maturato un’esperienza piuttosto completa, prima come atleta e poi come dirigente. Se vorremo crescere come numeri e come offerta qualitativa avremo però bisogno di altre persone, che, oltre a me, si dedichino ad aspetti fondamentali, come l’accoglienza in palestra e la gestione dell’impianto e dei corsi. È una necessità da affrontare e sto pensando a cosa fare per soddisfarla. Per quanto riguarda la comunicazione, abbiamo una pagina Facebook, che Alberto Germinario tiene costantemente aggiornata».

A cosa punta il TT Segesta Nova?

«A fare conoscere il tennistavolo a più persone possibili di tutte le età, avendo un occhio di riguardo per il vivaio. Vogliamo portare i ragazzi a raggiungere delle soddisfazioni personali e, quando saranno arrivati a un determinato livello, indirizzarli verso società che siano più strutturate di noi, per far fare loro un’ulteriore crescita. Anteporremo sempre l’interesse dei nostri atleti a quello dell’associazione».

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